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Spaccato in due


di GiovaneVolturno2
16.05.2020    |    1.950    |    7 4.9
"Lui è in pantaloncini e canotta, vedo i peli del petto, potrebbe essere mio padre e invece voglio che abusi di me, che mi faccia uscire piangente..."
Siamo alle solite. Ieri ho conosciuto un uomo in chat, 52 anni, cazzone, non troppo fisicato e oggi sono a quattro zampe nel sul salone. Appena entrato mi ha dato uno schiaffo in pieno volto, ho sentito il sangue venire dalle gengive e sono finito a terra. Tremando mi sono spogliato, mi sono tolto tutto e lui senza rivolgermi la parola mi ha preso da dietro. Pensavo stesse per incularmi a crudo, una cosa dolorosissima a cui il mio culo oramai è abituato e invece no, mi ha allargato e mi ha infilato un plug con la coda di cane. Il mio inutile cazzo cresceva ed era già al precum a tutta quella violenza. Ed eccomi qui ora sono a quattro zampe sul pavimento di uno sconosciuto con il suo piede sulla testa che mi da della troia mentre resto col culo esposto e sopraelevato. Mi guarda com enorme schifo, sono il peggiore, ho una grossa erezione, mi eccito a leccargli i suoi piedi. Lui è in pantaloncini e canotta, vedo i peli del petto, potrebbe essere mio padre e invece voglio che abusi di me, che mi faccia uscire piangente. Mi prendi piedi sul volto, mi trovo la mascella schiacciata alle piastrelle, provo a mugugnare qualche protesta, un timido "mi sto facendo male", lui ride sadico: " Zitto puttana che hai il cazzo che sta colando muori sul mio pavimento, si vede che ti piace, leccami i piedi". Passo la lingua tra le sue dita dei piedi, sulla sua pianta, fino alle caviglie virili, dio che piedi virili che ha! Dopo altri 10 minuti così, mentre lui fuma una sigaretta e io sono ai suoi piedi si abbassa, mi prende per i capelli, e mi spegne una sigaretta sul culo. Un dolore lancinante mi attraversa il corpo, mi ha appena marchiato la chiappa destra, urlo apertamente, mi trascina in camera da letto prendendomi per i capelli, sto strisciando sul pavimento, il mio cazzo è durissimo, finalmente un uomo che sa cosa fare di me. Si siede sul letto e mi sbatte la testa sul cazzo, ne lo mette in gola, sento le tonsille toccate dal suo cazzo. Mon respiro, mi ha chiuso il naso, batto una mano, protesto, mi tiene con una mano ferma la testa e con l'altra mi ha chiuso il naso, mi manca l'aria mentre lui mi infila il cazzo in gola sempre più in profondità, non ce la faccio più, ho i conati ma lui non smette, mi vuole soffocare mentre glielo succhio. All'ultimo secondo, quando pensavo di non farcela mi lascia andare, mi da un calcio nello stomaco e mi scaraventa a terra verso la parete di fronte. Sono distrutto e avrei bisogno di due minuti di pausa, tossisico, ho ancora difficoltà a respirare ma lui si alza, si toglie il pantaloncino viene verso di me e mi blocca. Sono steso a pancia in giù sul pavimento mi ha bloccato con una mano dietro la testa e con una gamba dietro le mie ginocchia, il mio culo ancora coperto di cenere è a sua disposizione si abbassa e mi incula. Finalmente ho quello che voglio, mi sta aprendo sento quello di cui ho bisogno dentro di me, la virilità che mi manca mi sta penetrando, sento il bastone di carne grandissimo che mi sventra le carni, si introduce dentro di me con forza, un colpo secco ed è alla bocca dello stomaco. È bellissimo, non sento piacere, solo un lancinante dolore che mi eccita ancora di più, forse sono venuto sul pavimento non lo so, so solo che un uomo vero mi sta scopano, sta usando un omega come me e mi sta dando quello per cui sono nato, essere trattato una merda, essere picchiato e violentato. I suoi colpi duri sono la cosa più dolce del mondo, sono impotente e in balia di un uomo che mi sta annullando come essere umano, sono solo il suo oggetto. Dopo venti minuti sono tramortito, ancora a terra, mi sta ancora dentro, gli sento uscire un urlo animalesco, mi sta sbarrando dentro, tre lunghi fiotti mi bagnano l'intestino. Si alza, si rimette i pantaloni e commenta:" brava la puttana, ma hai il culo largo, dovevi urlare di più, ti avrei riempito più copiosamente", lo guardo, è rosso in viso e tra le lacrime chiedo scusa, mi faccio usare troppo spesso. Esco e vado via in pochi secondi, scendo le scale del suo condominio, ho ancora le lacrime agli occhi e da dentro al pantaloncino, lungo la coscia sento il suo sperma che cola via e con lui anche tutta la virilità che mi aveva regalato.

Tratto da una storia abbastanza vera
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